







Nell’antichità l'aquila era il Dio Sole, simbolo di luce e forza. L’aquila era usata per rappresentare il dio greco Zeus, il dio più potente fra tutte le divinità greche. Per questo motivo, l’aquila è un simbolo di forza e di potere. In ambito militare questo simbolo ha una storia molto importante. Come un emblema, è volato sopra i campi di battaglia in tutta Europa.Le legioni romane marciavano sotto le insegne dell'aquila d'argento con le ali spiegate. L'imperatore Carlo Magno ha fatto dell’aquila con due teste il suo emblema, una testa a rappresentare l'Impero tedesco, l'altra il Sacro Romano Impero. L’aquila è diventato così un simbolo patriottico di protezione del proprio Paese. Anche gli agenti di polizia e i vigili del fuoco usano portare questo tatuaggio. La figura dell’aquila viene spesso collegata con gli Stati Uniti. In questo Paese infatti, l’aquila è presente sulle banconote, come pure la si può trovare accostata alla bandiera a stelle e strisce. In questo contesto, l’aquila è vista come un simbolo di onore, lealtà e predominio assoluto, essendo da sempre incontrastata regina dei cieli. Un altro significato popolare del tatuaggio dell’aquila è la libertà. Le aquile vengono viste come un uccello non legato a nulla, che sovrasta i cieli ed osserva tutto dall’alto. Questo simbolo trasmette quindi un’immagine di libertà e di potere di riuscire in tutto sulla vita. Questo tatuaggio è infatti molto amato dai ribelli, e da chi vuole sentirsi sempre libero, ad ogni costo.Vi sono vari modi di disegnare questo tatuaggio. Possiamo avere un’aquila in volo ad ali spiegate, oppure un’aquila, con le ali richiuse, pronta a prendere il volo. Se è seduta, può rappresentare il fatto che siete pronti ad agire nella vostra vita. Se l’aquila è già in volo, allora può significare che si sta già seguente una metà importante nella vita. Si può rappresentare l’aquila con il suo aspetto naturale, ma c’è anche la possibilità di raffigurarlo in stile celtico o tribale. Il tatuaggio è spesso fatto dal pubblico maschile, sul retro, coprendo gran parte della schiena. Le donne possono scegliere un posto più piccole, come per esempio la caviglia.
Scegliere di diventare volontario di protezione civile racchiude un atto di profonda sensibilità e disponibilità, riassume uno dei punti più alti dell’essere solidali nei confronti della collettività, in particolare con chi è stato colpito da una calamità, naturale e non, grave e violenta, che deve fare appello a tutte le forze interiori e sociali per superarne le conseguenze.
Diventare volontario di Protezione Civile significa anche nutrire un profondo rispetto per il territorio in cui si vive, poiché uno dei compiti principali del volontario è la partecipazione attiva alle fasi di previsione e prevenzione dei rischi.
Per concretizzare questa scelta, basta rivolgersi ad una delle Associazioni Locali, Sezioni di Associazioni Nazionali o Gruppi Comunali di Protezione Civile, presenti nella propria realtà territoriale, che operano sul territorio in maniera strutturata per settori , garantendo ogni volta interventi specializzati ed operativi.
Le Organizzazioni di Protezione Civile collaborano in maniera integrata e coordinata con le istituzioni locali preposte alla gestione ed al superamento dell’emergenza.
Per fare questo, una volta entrati nel sistema, è necessaria una adeguata preparazione ed una dotazione individuale, che verranno garantiti da chi coordina la stessa Organizzazione, sulla base di indirizzi normativi e di convenzioni con le istituzioni.
Attraverso periodiche esercitazioni il volontario affinerà invece i comportamenti e le azioni da lui richiesti in caso di emergenza. Per essere davvero utili agli altri è infatti necessario conoscere a fondo il sistema di protezione civile della propria regione e le metodologie di intervento per interagire con prontezza ed in maniera adeguata con tutti i componenti del sistema.
Il ruolo del volontario di Protezione Civile è diventato insostituibile nella nostra regione e per questo motivo, a tutela della persona che presta la sua azione con fini solidaristici e senza scopo di lucro, esistono una serie di normative ed iniziative atte a garantire l’azione volontaristica in tutta tranquillità. http://www.protezionecivile.gov.it/
Un film come Quasi amici, l'immenso successo ottenuto in Francia al di sopra di ogni aspettativa, ribadisce qualcosa che chi fa cinema tende spesso a dimenticare: la gente ha bisogno di storie, possibilmente semplici, capaci di toccare quelle corde emotive che se pizzicate suscitino le due reazioni più genuine che dall'infanzia alla terza età scortano la vita di ogni essere umano: la risata e il pianto. Saper raccontare qualcosa del genere, penetrando lo spirito e colpendo il cuore di 95 persone su 100 sedute in sala, è senza dubbio una missione tortuosa.
| Sofia Serrano (Penelope Cruz) | |
| Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente… | |
Brian Shelby (Jason Lee) | |
| Un giorno scoprirai cosa è veramente l'amore: è il dolce e l'amaro. Io l'ho conosciuto l'amaro e questo mi permette di apprezzare il dolce… | |
David Aames è ricco, bello e pieno di amici; preso dalla sua persona, sfrutta le donne per il proprio piacere fino a quando non incontra lei. Sofia è una ballerina spagnola che gli fa perdere la testa. La loro relazione si interrompe però quando David resta sfigurato a causa di un incidente in auto provocato da una ex-compagna gelosa.E se la realtà quotidiana fosse soltanto un sogno? Sembra essere questa la domanda di fondo di questo remake del bel “Apri gli occhi” del 1997, diretto da Alejandro Amenabar. In realtà il lavoro di Cameron Crowe, “Vanilla sky”, si presenta come un lavoro ben più complesso, a tratti intricato e persino fuorviante.
Recensione
Se la trama scorre lineare e senza particolari sussulti nella sua prevedibilità, i momenti durante i quali i due protagonisti divorano le lettere portano lo spettatore a desiderare con tutte le proprie forze il lieto fine. “La casa sul lago del tempo” è un inno alla pazienza ed alla speranza di riuscire un giorno ad incontrarsi, in circostanze che appaiono impossibili. Un ritorno al passato, lontano dalla freddezza che ormai avvolge in nostri giorni dove si può ottenere tutto in un attimo e la smania dell’esteriorità fa dimenticare un bene prezioso come i sentimenti. I due infatti, pur essendo raffigurati da attori di manifesta bellezza, oltrepassano ogni interesse relativo all’aspetto fisico, concentrando ogni interesse alle parole scritte nella loro corrispondenza epistolare.
“La casa sul lago del tempo” presenta una colonna sonora di buona fattura sia nei brani inediti che nella scelta delle tracce non originali, ed ogni brano si rivela in linea con l’atmosfera romantica della storia. La presenza di due attori del calibro della Bullock e di Reeves poteva generare il pericolo di un film costruito attorno a queste due star. Invece questa circostanza è stata gestita da Agresti in modo impeccabile, riuscendo nel difficile compito di mettere gli attori al servizio della storia. Sandra Bullock è autrice di un’ottima interpretazione ma chi sorprende in un ruolo romantico è Keanu Reeves, favorito dal meraviglioso doppiaggio del grande Luca Ward che con la sua voce dona ad Alex una dolcezza ed una tenerezza invidiabili.