Regione Sicilia ha deciso di privarsi, in cambio di una cifra irrisoria, dell'acqua purissima dei Monti Sicani, bacino acquifero della Quisquina. Le sorgenti sono state concesse alla multinazionale svizzera Nestlé che dal 2007 sottrae l'acqua ai siciliani per riempire le sue bottiglie Vera. La Nestè ne vende 380 milioni, .per un giro d'affari di svariate decine di milioni di euro.

"Campione (amministratore di Grigenti) vende e fattura della imbevibile e stomachevole acqua dissalata, utilizzando i suoi personali impianti di dissalazione di Porto Empedocle, ad un prezzo tre volte superiore rispetto a quanto costerebbe la pregiata acqua purissima delle sorgenti di Santo Stefano di Quisquina cedute alla Nestlè", denuncia l'agrigentino Salvatore Petrotto sul suo LinkSicilia.
I cittadini di Agrigento hanno formato dei comitati per protestare contro questa situazione. La Regione dovrebbe inoltre ribadire la priorità dell'uso idro-potabile delle risorse idriche del territorio rispetto all'uso privato, in questo modo la Nestlé retrocederebbe. Questo anche in nome di un volere nazionale espresso da tutto il popolo italiano nell'ultimo referendum sull'acqua pubblica.
Fonte: E-IlMensile
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